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Bando borghi PNRR. A Piaggine si progetta il futuro

È un viaggio affascinante, in cui la meraviglia ci sorprende. Una campagna di ascolto delle esigenze dei cittadini e degli Amministratori che si trasforma, di volta in volta, in collaborazioni, progetti, soluzioni concrete. Ieri mattina sono stato nel Comune di Piaggine. Dobbiamo puntare al potenziamento delle aree interne della Campania per ridare ossigeno al comparto turistico, pesantemente danneggiato dell’emergenza pandemica. Non è un caso che il Ministero per i Beni e le Attività culturali e per il Turismo, fra i 10 progetti tesi a supportare il settore da comprendere nel Piano nazionale di ripresa e resilienza, abbia introdotto un piano nazionale per il recupero dei borghi, la riqualificazione dei centri storici e del patrimonio edilizio rurale per intercettare la domanda di turismo sostenibile con un coinvolgimento delle aree periferiche italiane.Insieme all’amministrazione di Piaggine ed un gruppo di tecnici abbiamo discusso di come predisporre il progetto di rigenerazione culturale e sociale dei borghi per partecipare al Bando Borghi PNRR del Ministero del Cultura, linea B. La progettualità non riguarda solo la sfera pubblica ma anche privata e associativa, tanto che la vittoria del bando apre poi ulteriori opportunità economiche per imprese profit e no profit.Abbiamo il dovere di invertire questa tendenza, ridando lustro ai piccoli borghi, alle loro tradizioni, alle loro eccellenze e alla loro storia, sia in prospettiva antropologica in termini di identità culturale collettiva, che in termini di proiezioni di rilancio economiche. La pandemia ci ha risvegliato al senso profondo del rapporto con la natura, al recupero di un legame con il nostro ecosistema. La share economy è una prospettiva reale. Dobbiamo ripartire dalle radici, dalle nostre peculiarità per costruire l’economia del futuro.