Questa mattina ho preso parte al presidio pacifico, che proseguirà ad oltranza anche per le prossime settimane, contro la decisione della Regione Campania di stoccare i rifiuti nello storico sito militare e di pregio ambientale dell’oasi di Persano. Un sit-in che ha visto insieme amministratori, cittadini ed associazioni per dire “stop al biocidio”. Come è noto, la Regione ha disposto il trasporto, lo stoccaggio e le operazioni di caratterizzazione dei rifiuti nel sito di Persano, nel territorio del Comune di Serre. Una decisione non condivisa con le autorità e le comunità locali e che ha generato un notevole allarme sociale nella popolazione. Sono stato a fianco dei Sindaci di Serre, di Eboli, di Altavilla Silentina, e delle tanti associazioni ambientaliste, di categoria e di imprenditori agricoli e dei cittadini dell’area a sud del territorio salernitano.Territori incontaminati, come quello di Serre, ricadente nell’oasi naturale del WWF di Persano, il cui patrimonio geologico e culturale è collegato alla tutela dell’ambiente.Una delle tante aree interne che merita rispetto e ben altre attenzioni, rispetto allo stoccaggio di 213 containers di rifiuti. Ho chiesto alla Regione di rendere pubblico il cronoprogramma relativo agli impegni presi, tramite atti regionali, sullo stoccaggio, la caratterizzazione e il trasferimento dei rifiuti. La Regione restituisca l’area di Persano libera dai rifiuti in tempi brevi.Non possiamo deturpare ancora la bellezza di una terra vergine: sarebbe un disastro per le tante produzioni d’eccellenza, come l’oro verde, l’olio extravergine ricavato da coltivar tipiche ed antiche.Tutto il recupero della nostra identità culturale che stiamo sviluppando come Commissione Aree Interne rischia di andare dispersa da scelte non condivise con amministratori e cittadini.
