Il Tar blocca le ‘mancette’ di De Luca

Accade solo in Campania, regione con un governatore in eterna campagna elettorale, che un bando aperto a tutti i comuni, dopo l’assegnazione dei fondi ai soli vincitori, venga improvvisamente esteso a tutti i partecipanti. E che le somme inizialmente previste per i primi assegnatari fossero ridotte per consentire che nessuno fosse escluso. Il paradosso, oggi, è che la strategia di De Luca di non scontentare nessuno rischia invece di scontentare tutti dopo che il Tar ha sospeso l’intera procedura. Con il bando finanziato con i fondi del Programma Operativo Complementare 2014-2020 finalizzato alla valorizzazione e promozione dei beni e siti culturali della Campania, ai primi 107 Comuni in graduatoria era stata assegnata la somma di 70mila euro ciascuno. Ma ecco che arriva il colpo di teatro, con il governatore della Campania che decide di bypassare regolamento e regole di democrazia e di distribuire soldi a tutti i 167 comuni che avevano preso parte al bando. Con la logica conseguenza di abbassare la quota inizialmente già assegnata di 70mila euro a 45mila euro. Una procedura che, su ricorso del Comune di Serrara Fontana, è stata sospesa dal Tar. L’ennesimo atto con cui De Luca distribuisce fondi pubblici a pioggia per finanziare la sua personale campagna elettorale con i soldi dei cittadini della Campania.