Dopo Piemonte, Puglia, Liguria e la Calabria, anche la Campania grazie al contributo del Movimento 5 Stelle adotta le misure necessarie per sostenere la costituzione delle comunità energetiche.
Con l’art. 20 della legge di bilancio regionale 2021 raggiungiamo l’obiettivo di favorire l’autoconsumo, la produzione e lo scambio di energia prodotta principalmente da fonti rinnovabili, nonché sperimentare e promuovere nuove forme di condivisione partecipata.

Bollettino Ufficiale Regione Campania n. 250 del 29 dicembre 2020
“Disposizioni per la formazione del bilancio di previsione finanziario per il triennio 2021- 2023 della Regione Campania – Legge di stabilità regionale per il 2021”
Con questa legge vendono attivati i Comuni nella promozione e costituzione di una comunità energetica, con specifici protocolli d’intesa, redatti sulla base di criteri che dovranno essere indicati da un futuro provvedimento regionale.

Le comunità energetiche, alle quali partecipano soggetti sia pubblici che privati come produttori di energia potranno beneficiare appieno dell’ultimo decreto del Ministro dello Sviluppo economico, Stefano Patuanelli che definisce la tariffa con la quale si incentiva la promozione dell’autoconsumo collettivo e le comunità energetiche da fonti rinnovabili, al fine di favorire la transizione energetica ed ecologica del sistema elettrico del nostro Paese, con benefici ambientali, economici e sociali per i cittadini.
Il provvedimento rende, infatti, operativa una misura introdotta nel dicembre 2019 con il decreto Milleproroghe, che anticipando l’attuazione di una direttiva europea consente di costituire l’autoconsumo collettivo, attivabile da famiglie e altri soggetti che si trovano nello stesso edificio o condominio, e le comunità energetiche, a cui possono partecipare persone fisiche, PMI, enti locali, ubicati in un perimetro più ampio rispetto a quello dei condomini.
La misura è strutturata per promuovere l’autoconsumo condiviso, anche tramite l’impiego dei sistemi di accumulo.
La tariffa per l’energia autoconsumata sarà pari rispettivamente a:
- 100 €/MWh per le configurazioni di autoconsumo collettivo;
- 110 €/MWh per le comunità energetiche rinnovabili.
L’incentivo, riconosciuto per un periodo di 20 anni e gestito dal Gestore dei Servizi Energetici (GSE), è cumulabile con il Superbonus al 110% nei limiti previsti dalla legge e punta a trasformare l’attuale sistema elettrico centralizzato, alimentato da combustibili fossili, in un sistema decentrato ed efficiente, alimentato con energie pulite, inesauribili e non inquinanti.